REALTA' O FANTASIA?
Questo è davvero uno strano ricordo,uno di quelli che avresti voluto dimenticare,ma non ci riesci.
Quanto sto per raccontare è quanto ancora rammento di quanto, tanti anni fa, un mio caro amico ebbe a confidarmi con una certa titubanza.
<<Era una sera di Agosto,il caldo afoso aveva picchiato duro per tutto il giorno e a sera,col tramonto del sole,si respirava una aria più gradevole,come tante altre volte anche quella sera alla vecchia fontana del paese.
Era fuori del centro abitato,ai piedi della collina,l'acqua scorreva fresca e cristallina,dava la sensazione di sentire un po' di ristoro e sedersi sul muretto di pietra guardando l'acqua scorrere era davvero piacevole.
Quella sera era più tardi del solito,e,guardandomi attorno,vidi una giovane ragazza,seduta a me di fronte ,molto giovane,i capelli sciolti sulle spalle,un leggero pullover malgrado il caldo ed una gonna a pieghe.
Mi avvicinai e le chiesi cosa facesse tutta sola,non rispose,ma si limitò ad indicare la fontana,le dissi il mio nome e le chiesi il suo,mi disse di di chiamarsi Alice e di venire lì tutte le sere,le risposi che io non l'avevo mai vista prima.
Sorrise,scese dal muretto e si avviò verso il paese,mi misi al suo fianco anche perché era ora di tornare a casa,per un lungo tratto nessuno di noi disse una parola,poi,fermandosi dinanzi ad una villetta mi disse di essere arrivata,le chiesi se l'avrei rivista,sorrise e scosse la testa,poi mi porse la mano in cui stringeva una piccola bambola,prendila disse e sparì verso casa.
Misi in tasca la bambolina e andai via.
Ritornai parecchie sere alla vecchia fontana sperando di rivederla,ma inutilmente,dopo dieci giorni circa ritornai alla casa dove la vidi entrare,suonai alla porta,una donna avanti negli anni mi aprì,con voce incerta chiesi di Alice,la donna mi guardò tra il sospetto e lo stupito,poi mi disse che lo scherzo era stupido,con sempre maggiore imbarazzo le spiegai ogni cosa,lei mi fece entrare,prese una foto e me la porse,era Alice, così come l'avevo vista qualche giorno prima.
Sicuro di averla trovata chiesi se fosse la figlia e se potevo vederla,la donna mi rispose che quella ragazza era la sua gemella e che era morta ormai da cinquanta anni.
Rimasi senza fiato.quando mi ripresi ripetei alla donna il mio racconto e siccome sembrava non credermi estrassi dalla tasca la bambolina,la donna scoppiò in lacrime e mi racconto che Alice era morta una di quelle sere di Agosto cadendo dal muretto,quella bambola l'aveva persa allora.
Le diedi la bambola e lasciai quella casa intontito,incredulo e sbigottito,forse Alice aveva scelto me per restituire alla sorella la bambolina.>>
Verità o fantasia? Realtà o immaginazione?
Chissà,forse entrambi,o forse niente.
domenica 28 aprile 2013
domenica 14 aprile 2013
LEGITTIMAZIONE PARLAMENTARE E LEGITTIMAZIONE POLITICA
Nel linguaggio comune si fa troppo spesso confusione tra legittimazione parlamentare e legittimazione politica.
La legittimazione parlamentare scaturisce dal potere che ogni cittadino possiede e che esercita attraverso il voto,rappresenta quindi il consenso elettorale che un uomo politico o una forza politica ottiene dagli elettori durante la votazione.
La legittimazione politica deriva da quel complesso di norme,atteggiamenti,valori che caratterizzano la democrazia e che devono essere assunti come principi non negoziabili dall'uomo politico o dalla forza politica.
Cerchiamo di spiegare con un esempio.
Mussolini prima ed Hitler poi ebbero tramite il voto un legittimo consenso e quindi una forte legittimazione parlamentare,ma tale legittimazione non si trasformò mai in legittimazione politica proprio perché quei movimenti ,nazismo e fascismo, erano caratterizzati da disvalori e da comportamenti contrari ad ogni forma di democrazia giusta e libera.
Il voto,quindi,consente la partecipazione ai lavori parlamentari e legittima il dibattito a confrontarsi su ciò che di volta in volta il Parlamento discute,
Ma il politico così legittimato rimane escluso dal dialogo politico,poiché il confronto politico può avere come oggetto temi i cui valori sono in netto contrasto
a quelli che l'interlocutore porta in se.
Ne discende che il dialogo politico può nascere tra partiti che si riconoscono negli stessi valori;chi si appella alla violenza,alla bugia,alla cura degli interessi di parte,non ha il diritto di chiedere o partecipare al confronto,viene,o dovrebbe,venire isolato fino a quando mantiene tale atteggiamento nonostante il consenso elettorale.
IL RICORDO DELLE FRAGOLE
Il ricordo delle fragole
Son sicuro che nel bosco della mia infanzia son tornate a fiorire le fragole,nascoste a volte tra le foglie,i rovi si attaccano con le loro spine,su per i sentieri,che nel bosco di castagne si inerpicano verso la cima del colle.
Il bosco delle castegne,sempre verde il sotto bosco dove una forma infinita di minuscola vita corre e si moltiplica mentre tra i folti rami degli alberi filtra la luce solare.
All'ombra delle foglie il cinguettio degli uccelli si confonde col frinire delle cicale mentre le lunghe giornate estive ci regalono mille avventure.
Abbiamo cercato con fatica le via delle fragole e con quelle raccolte ne abbiamo fatto collane,sembra incredibile:una collana di fragole,ma per noi ragazzi era un modo semplice per portarle a casa.
A settembre,quando l'estate starà per finire,torneremo per le castagne e poi,accaldati,al vecchio lavatoio di pietra,dove l'acqua scorre con mille sussurri .
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