NUVOLE ED AQUILONI
Nell'uomo il pensiero ed i ricordi si accumulano anno dopo anno e inevitabilmente danno il segno del suo modo d' essere.
Ma se il pensiero si evolve i ricordi si cristallizzano, spine dolorose di un tempo lontano,gocce tremule di gioia di giorni sereni,comunque e sempre attimi di nostalgia per qualcosa che non può tornare.
I ricordi ti danno il senso del tempo,del tempo che passa,del tempo che non ritorna,del tempo che hai vissuto.
Tra i ricordi lontani quelli della fanciullezza sono i più belli.
Altri tempi,altri sogni, altre speranze,allora correvi come le nuvole nel cielo e volavi in alto come gli aquiloni;i colori tingevano l'aria come l'arcobaleno dopo la pioggia,uccelli di carta che al vento di Aprile schiudevano le ali per librarsi sempre più in alto.
Portavano lontano i sogni,li confondevano con le nuvole del giorno ed il filo che li tratteneva come in prigione quasi sempre finiva col rompersi ed allora si alzavano sempre più in alto e si confondevano nel nulla.
Aquiloni:costruiti con le tue mani,la scelta della carta,leggera e colorata,la costruzione delle stecche di canna,lavorate sottili per essere leggere,le lunghe code intrecciate a collana e poi via nel vento della Primavera,rondini scappate dal nido e destinate a mai più tornare.
Gli occhi fissi in alto ne seguivano il volo, le mani tremavano nel reggere il filo mentre sempre più in alto si allontanava un sogno
Ma se il pensiero si evolve i ricordi si cristallizzano, spine dolorose di un tempo lontano,gocce tremule di gioia di giorni sereni,comunque e sempre attimi di nostalgia per qualcosa che non può tornare.
I ricordi ti danno il senso del tempo,del tempo che passa,del tempo che non ritorna,del tempo che hai vissuto.
Tra i ricordi lontani quelli della fanciullezza sono i più belli.
Altri tempi,altri sogni, altre speranze,allora correvi come le nuvole nel cielo e volavi in alto come gli aquiloni;i colori tingevano l'aria come l'arcobaleno dopo la pioggia,uccelli di carta che al vento di Aprile schiudevano le ali per librarsi sempre più in alto.
Portavano lontano i sogni,li confondevano con le nuvole del giorno ed il filo che li tratteneva come in prigione quasi sempre finiva col rompersi ed allora si alzavano sempre più in alto e si confondevano nel nulla.
Aquiloni:costruiti con le tue mani,la scelta della carta,leggera e colorata,la costruzione delle stecche di canna,lavorate sottili per essere leggere,le lunghe code intrecciate a collana e poi via nel vento della Primavera,rondini scappate dal nido e destinate a mai più tornare.
Gli occhi fissi in alto ne seguivano il volo, le mani tremavano nel reggere il filo mentre sempre più in alto si allontanava un sogno
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