giovedì 11 aprile 2013

SUD VII PARTE


 SUD VII PARTE



Recenti studi di carattere scientifico riportano che prima dell'Unità d'Italia non esistevano sostanziali differenze  economiche  tra Nord e Sud in termine di reddito pro capite ed industrializzazione.
Il divario cominciò  negli ultimi anni del 1800  e si andò, poi, allargando sempre di più.
Il Nitti sottolinea l'enorme drenaggio di ricchezza dal Sud verso il Nord dopo il 1860.
Nel suo saggio  Nord e Sud il Nitti  rileva che ,al momento della introduzione della lira , nel Regno delle Due Sicilie furono ritirate 443,3 milioni di vario conio di cui 424 milioni d'argento.pari al 65,7% di tutte le monete circolanti nella penisola.Nello  Stato Pontificio  ne furono ritirate  90,7 milioni,nel Granducato di Toscana 85,3;nel Regno della Sardegna solo 27,1.
I capitali che il nuovo stato ottenne, grazie  all'occupazione del Meridione,servirono esclusivamente  a finanziare opere pubbliche nel Settentrione, istituzioni e scuole.
L'impoverimento seguito a questo saccheggio provocò una vera e propria guerra civile,detta,come abbiamo visto, brigantaggio,seguita da un forte flusso  migratorio che sancì definitivamente il divario Nord-Sud

Se nel periodo 1876-1900 su 5.257.911 espatriati il 70,8% erano del  Centro-Nord contro i. 29,2% del Sud, nel periodo 1900-1915  su 8.769.785 esuli  la tendenza si invertì,infatti ilCentro-Nord ebbe il 52,7% di espatriati ed il Sud 47,3%.

DEBITO PUBBLICO NEL 1859

Regno Delle Due Sicilie                      411,5  milioni di lire
Regno Della Sardegna (Piemonte)     1121,4 milioni di lire

PRODOTTO INTERNO LORDI (PIL)

Regno delle Due Sicilie           2620  milioni di lire
Piemonte                                  1610  milioni di lire 

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