domenica 14 aprile 2013
LEGITTIMAZIONE PARLAMENTARE E LEGITTIMAZIONE POLITICA
Nel linguaggio comune si fa troppo spesso confusione tra legittimazione parlamentare e legittimazione politica.
La legittimazione parlamentare scaturisce dal potere che ogni cittadino possiede e che esercita attraverso il voto,rappresenta quindi il consenso elettorale che un uomo politico o una forza politica ottiene dagli elettori durante la votazione.
La legittimazione politica deriva da quel complesso di norme,atteggiamenti,valori che caratterizzano la democrazia e che devono essere assunti come principi non negoziabili dall'uomo politico o dalla forza politica.
Cerchiamo di spiegare con un esempio.
Mussolini prima ed Hitler poi ebbero tramite il voto un legittimo consenso e quindi una forte legittimazione parlamentare,ma tale legittimazione non si trasformò mai in legittimazione politica proprio perché quei movimenti ,nazismo e fascismo, erano caratterizzati da disvalori e da comportamenti contrari ad ogni forma di democrazia giusta e libera.
Il voto,quindi,consente la partecipazione ai lavori parlamentari e legittima il dibattito a confrontarsi su ciò che di volta in volta il Parlamento discute,
Ma il politico così legittimato rimane escluso dal dialogo politico,poiché il confronto politico può avere come oggetto temi i cui valori sono in netto contrasto
a quelli che l'interlocutore porta in se.
Ne discende che il dialogo politico può nascere tra partiti che si riconoscono negli stessi valori;chi si appella alla violenza,alla bugia,alla cura degli interessi di parte,non ha il diritto di chiedere o partecipare al confronto,viene,o dovrebbe,venire isolato fino a quando mantiene tale atteggiamento nonostante il consenso elettorale.
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