domenica 28 aprile 2013

RICORDI D'INFANZIA

REALTA' O FANTASIA?


Questo è davvero uno strano ricordo,uno di quelli che avresti voluto dimenticare,ma non ci riesci.
Quanto sto per raccontare è quanto ancora  rammento di quanto, tanti anni fa, un mio caro amico ebbe a confidarmi con una certa titubanza.
<<Era una sera di Agosto,il caldo afoso aveva picchiato duro per tutto il giorno e a sera,col tramonto del sole,si respirava una aria più gradevole,come tante altre volte anche quella sera alla vecchia fontana del paese.
Era fuori del centro abitato,ai piedi della collina,l'acqua scorreva fresca e cristallina,dava  la sensazione di sentire un po' di  ristoro e sedersi sul muretto di pietra guardando l'acqua scorrere era davvero piacevole.
Quella sera era più tardi del solito,e,guardandomi attorno,vidi una giovane ragazza,seduta a me di fronte ,molto giovane,i capelli sciolti sulle spalle,un leggero pullover malgrado il caldo ed una gonna a pieghe.
Mi avvicinai e le chiesi cosa facesse  tutta sola,non rispose,ma si limitò ad indicare la fontana,le dissi il mio nome e le chiesi il suo,mi disse di di chiamarsi Alice e di venire lì tutte le sere,le risposi che io non l'avevo mai vista prima.
Sorrise,scese dal muretto e si avviò verso il paese,mi misi al suo fianco anche perché era ora di tornare a casa,per un lungo tratto nessuno di noi disse una parola,poi,fermandosi dinanzi ad una villetta mi disse di essere arrivata,le chiesi se l'avrei rivista,sorrise e scosse la testa,poi mi porse la mano  in cui stringeva una piccola bambola,prendila disse e sparì verso casa.
Misi in tasca la bambolina e andai via.
Ritornai parecchie sere alla vecchia fontana sperando di rivederla,ma inutilmente,dopo dieci giorni circa ritornai alla casa dove la vidi entrare,suonai alla porta,una donna avanti negli anni mi aprì,con voce incerta chiesi di Alice,la donna  mi  guardò tra il sospetto e lo stupito,poi mi disse che lo scherzo era stupido,con sempre maggiore imbarazzo le spiegai ogni cosa,lei mi fece entrare,prese una foto e me la porse,era Alice, così come l'avevo vista qualche giorno prima.
Sicuro di averla trovata chiesi se fosse la figlia e se potevo vederla,la donna mi rispose che quella ragazza era la sua gemella e che era morta ormai da cinquanta anni.
Rimasi senza fiato.quando mi ripresi ripetei alla donna il mio racconto e siccome sembrava non credermi estrassi dalla tasca la bambolina,la donna scoppiò in lacrime e mi racconto che Alice era morta una di quelle sere di Agosto cadendo dal muretto,quella bambola l'aveva persa allora.
Le diedi la bambola e lasciai quella casa intontito,incredulo e sbigottito,forse Alice aveva scelto me per restituire alla sorella la bambolina.>>
Verità o fantasia? Realtà o immaginazione?
Chissà,forse entrambi,o forse niente.

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